1.
Ecobonus 2025: come funziona e a chi spetta
Secondo la Legge di Bilancio, l’Ecobonus nel 2025 spetta a chi commissiona lavori in casa che portino l’edificio a un miglioramento delle prestazioni energetiche, che corrisponde a un risparmio di risorse e un approccio più ecosostenibile. Tra queste categorie di soggetti rientrano:
- persone fisiche
- condomini per lavori nelle parti comuni
- enti pubblici e privati che svolgono attività commerciali
- società semplici
- società di capitali
- associazioni tra professionisti che generano reddito
Nel 2025 le detrazioni sono diminuite e caleranno ulteriormente per gli anni a venire: attualmente l’aliquota è fissata al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili, mentre nel 2026 e 2027 si scenderà al 36% per la prima casa e al 30% per gli altri immobili. Queste detrazioni sono ripartite in 10 rate annuali di pari importo.
2.
Ecobonus 2025 casa: lavori inclusi
Che cosa rientra esattamente negli interventi agevolati dall’Ecobonus?
- Sostituzione e trasformazione di impianti di climatizzazione invernale con sistemi ibridi o con generatori di aria calda, con pompe di calore e con impianti forniti di caldaie di condensazione con efficienza pari ad almeno classe A
- Interventi di isolamento che migliorino l’efficienza energetica: coibentazione del tetto, sostituzione serramenti e infissi, rifacimento pavimenti ecc
- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore alimentati da biomasse
- Interventi su coperture, rivestimenti, parti esterne di edifici che rispettano i requisiti di miglioramento energetico
- Riqualificazione energetica globale per ridurre il fabbisogno di energia primaria
- Per i condomini: riqualificazione energetica delle parti comuni che vanno a ottimizzare l’indice complessivo di efficienza energetica.
3.
Ecobonus Caldaia 2025: cos’è e come funziona
Nel 2024 nell’Ecobonus erano inclusi anche la sostituzione degli impianti di climatizzazione con impianti dotati di caldaie a condensazione (che fossero almeno di classe energetica A). Nel 2025 i modelli di caldaie alimentate a combustibili fossili sono esclusi dall’agevolazione.
Si può usufruire però del Bonus Ristrutturazione 2025 per sostituire la caldaia, in quanto gli interventi rientrano nelle opere di manutenzione straordinaria. Secondo la Legge di Bilancio, il bonus permette di detrarre al 50% fino a un limite di 96mila euro la sostituzione di caldaie a condensazione di classe energetica A, destinate al riscaldamento degli ambienti o alla produzione di acqua calda sanitaria.
4.
Ecobonus Condizionatori 2025: come funziona
L’Ecobonus Condizionatori, ammesso anche senza lavori di ristrutturazione, prevede una detrazione del 50%. L’installazione di condizionatori a pompa di calore beneficia anche delle detrazioni IRPEF per le opere di ristrutturazioni edilizie, anche in assenza di una vera e propria ristrutturazione, perché l’intervento stesso è considerato tale.
Tra le spese ammesse rientrano:
- Climatizzatori a pompa di calore, dispositivi moderni che prevedono sia il riscaldamento che il raffrescamento con un’alta efficienza energetica
- Pompe di calore, utilizzate per la produzione di acqua calda e per la climatizzazione (anche in sistemi ibridi con caldaie preesistenti)
- Scaldabagni a pompe di calore, finalizzati alla produzione di acqua calda sanitaria, efficienti e sostenibili.
5.
Super Ecobonus 2024-2025: cos’è e cosa prevede
Questo bonus speciale è riservato agli interventi di riqualificazione “trainanti” (in grado di migliorare di almeno due classi energetiche l’edificio) ai lavori “trainati” in simultanea.
Questo bonus prevede un’aliquota del 70% per le spese concluse entro il 31 dicembre 2024 e del 65% per quelle effettuate entro il 31 dicembre 2025, a patto che i lavori siano iniziati entro il 15 ottobre 2024.
6.
Ecobonus 2025: come ottenerlo
L’Ecobonus garantisce la detrazione con un limite massimo di spesa (96mila euro per la ristrutturazione, per gli altri interventi a seconda dei vari costi). Per richiedere e ottenere l’agevolazione fiscale occorre:
- Conservare le fatture compilate dai professionisti che si sono occupati degli interventi;
- Effettuare pagamenti tracciati con bonifico parlante, bonifico postale o altri strumenti tracciabili;
- Ricordarsi di inserire queste spese nella dichiarazione dei redditi.
Con la riduzione delle agevolazioni per alcuni lavori e l’incentivo su altri, il governo tramite l’Ecobonus spinge i consumatori verso un approccio più green e a un utilizzo più consapevole delle risorse energetiche.