A partire dal 1° gennaio 2025, il Bonus Ristrutturazione, regolato dalla nuova Legge di Bilancio, prevede una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per lavori e interventi sulle abitazioni principali, mentre le seconde e terze case possono beneficiare di una detrazione del 36%, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare.
Detrazione Ristrutturazione: a chi spetta
Questa agevolazione fiscale, prolungata nel 2025, è riservata a tutti coloro che hanno in programma spese per interventi di ristrutturazione edilizia.
L’agevolazione fiscale è prevista per:
- proprietari o nudi proprietari;
- locatari o comodatari;
- titolari di diritti di godimento come usufrutto, uso, abitazione o superficie;
- soci di cooperative (divise e indivise);
- imprenditori individuali o società semplici;
- Conviventi di fatto che abbiano sostenuto le spese e siano intestatari di bonifici e fatture
La legge ammette che la detrazione sia concessa anche a familiari conviventi del detentore dell’immobile, coniugi separati a cui è stato assegnato l’immobile, un componente di un’unione civile e un convivente.
Detrazione per ristrutturazione: i lavori ammessi
Quali sono gli interventi di ristrutturazione compresi in questa forma di agevolazione? Tra i lavori principali ci sono:
- Lavori di manutenzione straordinaria: rinnovo di parti anche strutturali di edifici, sostituzione di infissi, serramenti, persiane con modifica del materiale, rifacimento di scale o rampe, installazione di ascensori, installazione di servizi igienici, interventi finalizzati all’efficientamento energetico;
- Lavori di manutenzione ordinaria: opere di riparazione e sostituzione delle finiture, opere necessarie a supportare gli impianti tecnologici, tinteggiatura, sostituzione di pavimenti, serramenti, infissi, impermeabilizzazione dei tetti, verniciature delle porte di box e garage. Questi interventi sono agevolabili solo se riferiti a parti comuni di edifici residenziali;
- Ristrutturazione edilizia: rifacimento della facciata, demolizione, ricostruzione, realizzazione di mansarde e balconi, apertura di porte e finestre, predisposizione di nuovi servizi igienici;
- Restauro conservativo, ovvero interventi volti a prevenire condiziono di degrado, adeguamento delle altezze dei solai, aperture di finestre per areare i locali;
- Interventi per eliminare barriere architettoniche;
- Interventi per la cablatura degli edifici, per le manovre antisismiche, per la limitazione dell’inquinamento acustico;
- Bonifica di amianto;
- Ricostruzione o ripristino di immobili danneggiati da eventi calamitosi;
- Realizzazione di rimesse, garage o posti auto pertinenziali.
Sono incluse anche le caldaie, nel contesto di una ristrutturazione che migliori la qualità energetica, caloriferi e condizionatori, sempre prediligendo impianti ad alta efficienza.
In generale, il bonus ristrutturazione con detrazione 50% è destinato a opere che elevano la qualità abitativa, migliorano la sicurezza e aumentano l’efficienza energetica degli immobili, valorizzando il patrimonio edilizio e minimizzando l’impatto ambientale.
Detrazione ristrutturazioni parti condominiali: come funziona
L’articolo 1117 del Codice Civile stabilisce detrazioni fiscali anche per i lavori svolti su parti comuni di condomini. Questo comprende scale, servizi comuni, ascensori, pozzi, lavanderie, muri portanti. Le agevolazioni vengono calcolate in base alla quota millesimale di proprietà di ciascun condomino e si applicano solo per i versamenti eseguiti via bonifico.
Ogni condomino può accedere alla propria agevolazione documentando i versamenti al condominio tramite certificazione dell’amministratore, che deve designare la quota spettante a ogni nucleo. Le detrazioni sono concesse anche per i condomini che non hanno un amministratore, a condizione che il pagamento sia effettuato tramite bonifico bancario o postale.
Come ottenere il Bonus detrazione 50%
Per accedere a questo bonus occorre seguire una serie di procedure, dopo essersi accertati di soddisfare i requisiti previsti dalla legge. La domanda deve essere presentata attraverso il portale “Sistema informativo detrazioni” (S.i.D.) dell’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile). Ci si può registrare e creare un account personale, e successivamente è possibile compilare e inviare il modulo di domanda online. La domanda va inoltrata entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori, entro il 31 dicembre 2025.
Prima di procedere, è sempre consigliabile verificare che i lavori commissionati rientrino nelle categorie ammissibili (manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo, ecc). La detrazione fiscale del 50% è ripartita in 10 quote annuali e deve essere indicata nella dichiarazione dei redditi dell’intestatario delle spese. Per ottenere il bonus fiscale, oltre alla presentazione della domanda, è essenziale conservare tutta la documentazione relativa alle spese, ovvero le fatture e le varie ricevute, e effettuare i pagamenti tramite bonifico, specificando nella causale il codice fiscale del beneficiario e il riferimento normativo.
Il Bonus Ristrutturazione 2025 offre il 50% di detrazione fiscale per migliorare la qualità abitativa, la sicurezza e l’efficienza energetica delle abitazioni principali e secondarie, con un focus particolare sulle parti comuni dei condomini. È fondamentale seguire le procedure stabilite, presentare la domanda attraverso il portale dell’ENEA entro i termini previsti e conservare una documentazione accurata per sfruttare al meglio questa opportunità.