Riscaldamento

Installazione scaldabagno a gas: normativa e consigli per un buon utilizzo

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Quando si parla dell’installazione di uno scaldabagno a gas, la normativa è sempre un aspetto fondamentale da considerare e da valutare. Sia che si tratti di un modello di scaldabagno a gas da esterno sia di uno scaldabagno a gas da interno, è sempre importante avere presente le regole per garantire un impianto sicuro e a norma, affidandosi a brand certificati e professionisti qualificati. Su Zeta Idraulica è possibile trovare tanti modelli di scaldabagni di diversa tipologia, adatti a tutte le esigenze di spazio e metratura.

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Installazione scaldabagno a gas: normativa

Le novità su decreti e normative, per quanto riguarda le caldaie, sono in continua evoluzione. Ad esempio, dal 1° gennaio 2025 non è più possibile usufruire di detrazioni e sgravi fiscali e, secondo la direttiva europea Case Green, nel medio-lungo periodo sarà vietato installare nuove caldaie a gas.

Al momento, per l’installazione dello scaldabagno a gas, si applica la norma UNI 7129, dedicata agli impianti a uso domestico. Nella sua edizione più recente del 2015 si articola in cinque parti, ciascuna dedicata a specifici aspetti degli impianti a gas:

  • Parte 1: criteri per progettazione e realizzazione di impianti interni alimentati da gas combustibili con portata termica non superiore a 35 kW;
  • Parte 2: requisiti per l’installazione degli apparecchi, per l’areazione e la ventilazione;
  • Parte 3: prescrizioni relative ai sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione;
  • Parte 4: procedure per messa a servizio degli impianti;
  • Parte 5: norme su raccolta e smaltimento delle condense prodotte dai generatori di calore e condensazione a bassa temperatura.
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Scaldabagno a gas: cosa controllare

In senso più tecnico, ci sono diversi aspetti da considerare, in base alla normativa: dove posizionare lo scaldabagno, come gestire il tubo di scarico, ogni quanto programmare i controlli, ecc. Vediamo insieme come gestirli.

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Dove posizionare lo scaldabagno a gas

Secondo la normativa, lo scaldabagno a gas può essere installato in diversi luoghi della casa. Una variabile importante è la tipologia scelta.

  • Se si sceglie un modello da interno, che può essere a camera aperta, l’ambiente deve garantire un’adeguata ventilazione e areazione, conforme alle specifiche di legge, con aperture permanenti per l’ingresso e l’uscita dell’aria. È inoltre vietato installare uno scaldabagno a gas in camere da letto, monolocali, o locali a uso doccia, o al di sotto del livello del terreno. In generale deve essere il più possibile vicino al punto di prelievo dell’acqua calda, ovvero lavandino, vasca, doccia.
  • Per quanto riguarda i modelli da esterno, si può installare in diversi spazi come terrazzi, balconi o muri perimetrali. Secondo la normativa, gli scaldabagni da esterno devono essere a camera stagna, in modo da impedire i deterioramenti prodotti dalle condizioni climatiche o dalle intemperie.
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Tubo di scarico ed fumi dello scaldabagno a gas: la normativa

Lo scarico dei gas dello scaldabagno è un altro punto importante su cui seguire la normativa. Secondo la normativa, è necessario convogliare i gas lavorati dal processo di combustione al di fuori dell’edificio, quindi all’esterno, e dal 2013 è previsto che tutti i nuovi impianti siano strutturato con un sistema di scarico dal tetto.

Lo scarico a parete è consentito solo in alcune eccezioni: quando si verifica un’impossibilità tecnica a raggiungere il tetto o ad esempio in palazzi ed edifici storici. In questo caso la normativa regola anche le distanze minime da rispettare e il diametro del tubo. È sempre importante affidarsi a personale qualificato, a professionisti, per eseguire questi interventi, in modo che ogni operazione sia a norma e in totale sicurezza.

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Scaldabagno a gas: controlli obbligatori

La normativa prevede anche la frequenza con cui sottoporre gli impianti ai controlli e alle attività di eventuale manutenzione. Secondo la UNI 10436:2019, occorre sottoporre a un check annuale lo scaldabagno, effettuato da un tecnico abilitato. Responsabile del controllo è il proprietario di casa o l’affittuario/inquilino, mentre l’amministratore di condominio deve prevedere alla manutenzione regolare degli impianti centralizzati.

I controlli prevedono aspetti come l’ispezione di tutte le componenti, la verifica della valvola gas e della sua tenuta, la pulizia del bruciatore e degli ugelli, il controllo del tiraggio e del condotto fumi e, se occorre, la regolazione della portata del gas.

Chi non sottopone il proprio scaldabagno ai controlli previsti dalla legge può essere sanzionato con una multa che va da 500 a 3.000 euro. La manutenzione è molto importante, però, non solo per non incorrere in sanzioni, ma anche per salvaguardare la propria sicurezza. Una corretta verifica dell’impianto permette di prevenire guasti, garantire un funzionamento efficiente, ridurre i consumi e assicurare la massima tranquillità.

Installare uno scaldabagno a gas a norma non significa solo rispettare la legge ed evitare sanzioni, ma soprattutto mettere in sicurezza se stessi e gli altri. Affidarsi a tecnici esperti e qualificati e a una manutenzione periodica e regolare permette di minimizzare i rischi e garantire efficienza e tranquillità.

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